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Ugo Tognazzi, celebre e amatissimo protagonista del cinema italiano, spesso si definiva “cuoco prestato al cinema” e, infatti, si cimentava nella creazione di nuove ricette che faceva assaggiare ad amici, parenti e colleghi. Numerose di queste ricette hanno trovato pubblicazione, come quelle contenute nel volume L'abbuffone - storie da ridere e ricette da morire.


Per anni Tognazzi è stato l'oste perfetto di riunioni conviviali nella sua villa di Velletri. Per le sue leggendarie cene si cimentava in cucina e, con tutto il suo amore per il cibo e i fornelli, faceva venire l'acquolina in bocca ad amici, partenti e compagni di lavoro. In L'abbuffone, quindi, troviamo sia le ricette sia il racconto di vari aneddoti legati ad esse.

Il volume si divide in tre parti: la prima chiamata “autogastrobiografia”, che ripercorre con nostalgia vari episodi fondamentali della vita di Tognazzi dove, per varie ragioni, è sempre presente il cibo; la seconda è composta dal ricettario vero e proprio; la terza si concentra sull'esperienza vissuta sul set della Grande abbuffata e le ricette presenti nel film.

Le ricette di Tognazzi sicuramente non sono per stomaci deboli. La sua cucina era abbondante, grassa ed esuberante. Eccone un esempio: il maial tonnè. Un nome, un programma.

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