Valore energetico: | 2196 KJ / 525 Kcal |
Carboidrati: | 28.1 g di cui zuccheri 2 g |
Grassi: | 41.6 g di cui saturi 4.5 g |
Proteine: | 17,90 g |
Fribre: | 19,50 g |
Sale: | 0,06 g |
I semi di papavero sono usati principalmente nei prodotti da forno, ma si possono usare anche per arricchire insalate e zuppe. II sapore di questi semi si sposa molto bene soprattutto con quello di agrumi, asparagi e patate. Sono un ingrediente tipico della tradizione culinaria tedesca, austriaca e ungherese; sono molto utilizzati anche in Turchia e in Grecia. In Italia sono un ingrediente noto principalmente nella cucina del Trentino. Un piatto tipico della tradizione alto-atesina è infatti lo strudel con semi di papavero.
I semi di papavero sono usati come rimedio naturale contro lo stress e l’ansia, poiché hanno un leggero effetto distensivo per il sistema nervoso, che concilia il sonno e il rilassamento. Hanno anche un elevato contenuto di calcio e di vitamina E. Come tutti i semi oleosi, inoltre, i semi di papavero sono ricchi di grassi “buoni”, soprattutto acido oleico e acido linoleico, due sostanze note per l’effetto benefico sulla salute cardiovascolare. Rappresentano una buona fonte di fibre vegetali e sono pertanto utili per preservare la regolare funzionalità intestinale.
I semi di papavero erano conosciuti già nell’antichità. I Romani li consideravano dei potenti afrodisiaci e li usano per arricchire i piatti dei loro banchetti. I Galli, invece, li utilizzavano per la produzione di olio. Il nome del papavero, l’erba da cui vengono estratti gli omonimi semi, deriva dal celtico papa, che vuol dire pappa, poiché anticamente c’era l’usanza di aggiungere il suo estratto alla pappa dei bambini al fine di farli addormentare e dormire a lungo; questa pianta, infatti, è nota principalmente per gli effetti sedativi e calmanti.