Da provare con un tagliere di formaggi come Robiola, Taleggio e Fontina. Per le proposte dolci invece: crostata di frutta con una spolverata di zenzero.
La susina è ricca di antiossidanti, utili per combattere la presenza di radicali liberi e contrastare i sintomi dell’invecchiamento. Contiene, inoltre, calcio, fosforo, magnesio e potassio che favorisce a combattere la ritenzione idrica e rende questo frutto diuretico. La presenza di vitamine del gruppo A, B e C, nello specifico di quest’ultima, favoriscono l’assorbimento del ferro, rinforzano le difese dell’organismo e sviluppano benefiche proprietà antibatteriche e antivirali. Infine, aiutano il corretto funzionamento dell’intestino.
Le susine sono i frutti della Prunus Domestica e viene chiamato susino cino-giapponese. Sono state coltivate nell’area del Mediterraneo dal 150 AC, anche se sono originarie del Caucaso. Ai tempi dei Romani, e nello specifico della provincia Narbonense, vi era una folta vegetazione di una nota varietà denominata Saint Antonin ma furono i monaci Benedettini dell'Abbazia di Clairac a diffondere poi la susina in tutta Europa. Per la magia omeopatica la pianta era considerata un potente portafortuna per un matrimonio duraturo, un toccasana per i malati e un tranquillante per gli animi irascibili. Pablo Neruda infine dedicò nelle sue poesie alcuni versi alla susina, definita come “il frutto della memoria”.