Valore energetico: | 335 Kcal / 1419 Kj |
Carboidrati: | 69,1 g di cui zuccheri 1 g |
Grassi: | 0,8 g di cui saturi 0,2 g |
Proteine: | 8,30 g |
Fribre: | 9,40 g |
Sale: | 0,02 g |
Ottimo sia d’estate sia d’inverno. Golose e fresche insalate con frutta di stagione e formaggi o primi piatti con verdure e frutta secca. Inoltre possono essere ingrediente base per vegetariane polpettine speziate o da accompagnamento per uno sfizioso pollo al curry.
Per la presenza di fibre, l'orzo si rivela un ottimo regolatore della funzionalità intestinale, particolarmente indicato in caso di stipsi e di intestino pigro. In caso di infiammazioni dell'apparato gastro-intestinale ed urinario, l'orzo agisce come antinfiammatorio ed emolliente, in grado di alleviare il fastidio gastrico e rilassare le pareti intestinali. L'estratto d'orzo viene sfruttato anche per preparare caramelle contro il mal di gola, infatti una delle proprietà più importanti di questo cereale è proprio quella di alleviare le infiammazioni del cavo orale. L'orzo svolge una discreta azione mineralizzante: il fosforo, stimola le capacità intellettive, agendo in sinergia con potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il silicio esercita, anche in modo blando, un’attività sedativa. Infine il decotto d'orzo è indicato per gli stati di convalescenza e debolezza fisica.
Coltivato fin dalla preistoria, l’orzo è sicuramente uno dei cereali più antichi impiegati dall’uomo per l’alimentazione. Conosciuto e apprezzato sia in Estremo Oriente che in Mesopotamia e poi in Grecia e a Roma, dove era alimento della dieta dei gladiatori per il suo alto valore nutritivo, l’orzo in seguito perse la sua importanza alimentare a causa dell’affermarsi del frumento, più adatto alla panificazione grazie al maggior contenuto di glutine e più digeribile. Nel Medioevo finì per divenire un alimento riservato alle classi sociali più povere. Ippocrate elogiava l'orzo per le notevoli proprietà medicamentose, leggiamo infatti nei suoi Scritti: “[…] il decotto d'orzo fu prescelto tra le vivande cereali in questi morbi acuti […]. Dissetante e di facile escrezione, non comporta astringenza né brutta agitazione, né gonfia il ventre.”