Valore energetico: | 1434 KJ / 339 Kcal |
Carboidrati: | 65.5 g |
Grassi: | 1.4 g di cui saturi 0.2 g |
Proteine: | 11,90 g |
Fribre: | 8,30 g |
Sale: | 0,05 g |
Il farro si abbina con tutto: sia per piatti freddi sia caldi. Provalo con pomodorini e pesto per un’insalata estiva; oppure in combinazione con yogurt e semi di papavero e girasole, è l'ideale per dar vita a uno spuntino leggero e gustoso, in grado di ridurre la sensazione di fame con poche calorie, ma con una concentrazione altissima di nutrienti!
Una delle peculiarità del farro è l’alto contenuto di fibre che, pur essendo in buona parte non digeribili, esercitano un effetto benefico sulla funzione e sulla vitalità dell’intestino. Ciò rende il farro un cereale facilmente digeribile, indicato soprattutto per chi soffre di stitichezza. Inoltre, il farro è molto ricco di potassio, elemento importante per una buona funzionalità degli apparati cardiovascolare e muscolare.
Il farro è la più antica tipologia di frumento coltivato. Il farro monococco (o farro piccolo) era infatti presente nell’alimentazione dell’uomo già nel Neolitico. È citato perfino nella Bibbia, secondo la quale era così resistente che neanche la piaga della grandine inviata da Dio per punire gli Egizi riuscì a distruggere un raccolto di farro. Nell’antica Roma veniva utilizzato come paga per i soldati ed era indispensabile anche durante i matrimoni sacri. Il rito si chiamava confarreatio e prevedeva che gli sposi consacrassero a Giove una focaccia di farro per assicurarsi così un’unione felice.
Il farro perlato si differenzia da quello grezzo per l’assenza della pellicola esterna e per una modalità di cottura più semplice e veloce. Non serve ammollo: basterà sciacquarlo sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali residui e cuocerlo in acqua (proporzione: una parte di cereale, due parti di acqua) per circa 30-40 minuti. Terminata la cottura, si consiglia di attendere dieci minuti prima di condirlo, in modo che assorba bene l’acqua. Può essere anche cucinato al vapore o tostato.